Le parole hanno un valore, un peso, occupano uno spazio e colpiscono, toccano, spostano. proprio come gli oggetti del piano fisico. Vanno usate con attenzione.
Prima di usarle sarebbe meglio chiedersi se esse sono o no in armonia con l'ambiente in cui le mettiamo. Perché chi si trova in quell'ambiente non può dire "io queste parole non le ascolto" ma è "costretto" ad ascoltarle. Non ci si può proteggere dalle parole, si può solo controllare la propria reazione ad esse, solo dopo che esse ci hanno già colpito. L'udito è il senso più "passivo" tra tutti. Quello più vulnerabile. E' un accesso diretto alla nostra anima, eternamente aperto, senza nessuna porta. Come se Dio ci avesse dotato dell'udito per condannarci ad essere penetrabili dalla vita. Sapendo quanto le parole che udiamo entrino nella nostra intimità, possiamo imparare a dosarle e a sceglierle nel rispetto della sacralità dell'intimità altrui. (Foto: Marocco 2010)
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Aprile 2022
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