Per la guarigione spirituale e fisica è importante la fede e la fiducia nei confronti di qualcosa di più grande di noi, chiamiamolo fato, chiamiamolo, universo, chiamiamolo Dio o Buddha, ma è sempre e comunque un qualcosa che ci sovrasta e del quale noi piccoli umani non conosciamo le leggi e che non possiamo controllare, dal quale dipende totalmente la nostra esistenza. L'ossigeno che ci permette di esistere non è una creazione umana. Le piante e gli animali che ci nutrono non sono una creazione umana, il giorno della nostra morte non è dato saperlo e nemmeno quali saranno le nostre sfide, gioie, e difficoltà nella vita. Siamo tutti nelle mani di qualcosa di imponderabile e infinitamente più grande di noi. Che ci piaccia o no.
Ecco che la relazione con questo "assoluto" diventa importante, in primis perchè nella relazione lo stiamo riconoscendo e stiamo quindi accettando la sua esistenza, inoltre tale relazione ci consente di sviluppare il senso del Sacro allontanandoci a piccoli passi dal materialismo più bieco. Il Sacro non è tangibile, misurabile, è tutto ciò che non possiamo comprendere ma da cui però dipendiamo totalmente. Il Sacro è il mistero stesso della vita, un mistero a cui l'uomo ha cercato di dare una spiegazione senza mai giungere ad una risposta ultima. Un mistero quindi eterno ed assoluto. Un piccolo uomo quindi, quando si rende conto della sua piccolezza e della sua limitatezza, spesso nei momenti di sofferenza, di spaesamento, di dolore, nei momenti più difficili, inizia piano piano ad interrogarsi sul senso della vita, sul significato della sofferenza e si incammina per altri sentieri alla ricerca di una gioia vera, di una pace interiore inamovibile, di una serenità che possa essere sempre presente anche nella bufera. E' proprio allora che iniziano i cammini spirituali dell'uomo, indipendentemente dalla religione, dalla zona geografica, dall'epoca. E' li che l'uomo riscopre il Sacro. Nel momento di massima lontananza, inizia il cammino di ritorno. Chi cerca una guida, chi cerca un maestro, chi legge infiniti libri, chi va in chiesa, chi si mette a meditare, ecc, ecc, per tentativi si va alla ricerca di quel Valore assoluto che possa diventare il nostro perno, il nostro centro a cui aggrapparci nei momenti di difficoltà. Quel porto sicuro dentro di noi e quindi in ogni luogo. Si inizia quindi a pregare, ognuno a modo suo, ma nell'atto di pregare entriamo in relazione con il mistero, con l'assoluto, con l'imponderabile e a tu per tu con questo mistero apriamo finalmente il nostro cuore e siamo capaci di vero amore perchè siamo nudi, come bambini appena nati davanti a nostra madre, e sgorgano lacrime, pensieri di pace, gratitudine, richieste di aiuto, compassione, e tutto il bene di cui l'uomo è capace. Nell'atto del pregare, quando il cuore è aperto ed in relazione con il grande Mistero, tutto è possibile perchè appunto, essendo un Mistero, da esso può sgorgare qualsiasi cosa. La preghiera di guarigione è un affacciamento sincero, rispettoso e umile a quel Mistero, in cui, a cuore aperto, seminiamo le nostre più pure intenzioni e le nostre più pure richieste, fiduciosi che germoglieranno. Personalmente nella mia preghiera di guarigione, fisica e spirituale, mi rivolgo a Dio nel nome di suo figlio Gesù Cristo, come ci è stato insegnato in maniera estremamente chiara nei Vangeli: "In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena." (Giovanni 16, 23-24) "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti." (Matteo 7, 1-12)
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Settembre 2024
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