Di Luca Bacchi Il lavoro grosso da fare sul primo chakra riguarda l' energia vitale, ovvero quanto ci sentiamo pieni di energia e di amore, che sono i due combustibili che consentono una vita piena.
L'amore ce lo insegnano in primis i nostri genitori; loro ci danno amore per primi, così noi, pieni di questo amore andiamo nel mondo gioiosi, ottimisti e fiduciosi. Questa sarebbe la condizione ideale. Nella realtà invece il primo chakra è squilibrato. Sentiamo una carenza di amore. Per vivere con gioia e in salute dobbiamo quindi necessariamente osservare i nostri genitori, studiarli, conoscerli non solo come genitori ma soprattuto come uomini e donne con precise caratteristiche positive e negative, condizionati a loro volta dai loro genitori e dalla società e dal periodo storico, ecc, ecc, . Chiederci quali siano le parti di nostro padre e di nostra madre che abbiamo ereditato. Noteremo che, oltre ai traumi, ci hanno trasmesso tanto altro, ad esempio il modo di parlare, il modo di sorridere, la passione per il canto, l'interesse per la lettura, per la cucina, ecc, ecc... Insomma. Portare l'attenzione sulla marea di informazioni utili e vitali che ci hanno trasmesso. Il rosso è il colore del primo chakra, un rosso scuro, un rosso sangue. Perchè il sangue è l'amore che circola nel corpo. Alcuni casi di anemia si possono associare ad una carenza affettiva. Io sto facendo pace adesso con la mia famiglia, dopo lunghi anni conflitto e di condanna; dopo lunghi anni di domande e vittimismo, di sradicamento, di senso di abbandono, finalmente mi sento bene al mio posto, e sai perchè? Perchè ho iniziato a considerare veramente la presenza di Dio. Questa ottica mi fa sentire amato a prescindere dai miei genitori. Mi fa sentire amato e voluto da Dio per il semplice e miracoloso fatto di essere nato. Quindi mi sento nutrito, dissetato da questo amore che proviene da dentro di me, come una sorgente di acqua che sgorga di continuo.
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Gennaio 2025
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