Prima esperienza di meditazione vipassana continuativa per più giorni. Il ritiro si è svolto sotto al castello di San Leo (RM) in un agriturismo rustico, ristrutturato alla perfezione, un vero gioiello. Un luogo da sogno in cui è veramente facile sentirsi in armonia con tutto e tutti. Un isola di pace in forte contrasto con il caos della vita quotidiana fatta di traffico, tante cose da fare, tanti suoni che si sovrappongono uno più forte dell'altro.
Diciamo che sarebbe più opportuno definirlo "un regalo che ci siamo fatti", così almeno apparentemente ha tutte le caratteristiche di un w.e lungo da sogno, poi andando a vedere nel dettaglio, proprio una vacanza non è stata. Il ritiro vipassana, soprattutto per chi lo fa per la prima volta lascia sconcertati. Tutte le giornate sono scandite da meditazioni sedute e meditazioni camminate, a raffica, una dietro l'altra; i momenti di tregua sono i tre pasti giornalieri, ovvero colazione, pranzo e cena e la pausa per dormire di notte. Ci si sveglia ovviamente molto presto. Questa meditazione è stata insegnata direttamente dal Buddha nel Discorso sui fondamenti della presenza mentale (Satipatthanasutta). Non entro nel dettagli di cosa sia Vipassana e di dove ti conduca, posso dire che solitamente questi seminari hanno durata di 7-10 giorni e in Birmania, la patria della vipassana arrivano anche a mesi di ritiro, tutti i giorni, meditazioni camminate e meditazioni sedute senza sosta....ovviamente nel rigoroso silenzio e nel totale divieto di comunicare (no voce, no sms, no telefono.... niente di niente). Una bella sfida soprattutto con te stesso perché ti scontri molto chiaramente con tutti i tuoi limiti e le tue fisse. Ecco... nel ritiro vipassana queste fisse o le distruggi o le distruggi. La camminata ad esempio viene fatta alla minima velocità possibile, ovvero che più piano non puoi e ti dovresti fermare. Immaginate la scena di 20 persone che camminano pianissimo nel giardino dell'agriturismo.... Chiunque, li in mezzo, si sentirebbe un pazzo. Ecco i primi limiti che si mostrano con i quali inizialmente lotti e che poi piano piano lasci andare. Ad un certo punto, vai, ti immergi nell'esperienza e te ne freghi. La meditazione vipassana si fonda sulla consapevolezza del respiro - delle sensazioni fisiche - della mente - degli oggetti mentali. Tutte le pratiche, sedute e camminate vengono orientate dal maestro verso la consapevolezza di questi 4 mondi, per gradi piano piano, in vari modi. Consapevolezza di questo significa consapevolezza del momento presente e immersione totale nella vita che accade ORA, nella realtà. La mente viene disinnescata e si raggiunge uno stato di grazia, di totale scioglimento nella vita. C'è un sacco da dire sulla meditazione vipassana e sulla necessità di fare queste esperienze intensive. Dirò solo che è necessario forzare la mano per spezzare certi automatismi mentali che fanno parte della nostre abitudini e della nostra storia personale. L'intensivo, pratica dopo pratica, ti porta ad ammettere che l'unica via possibile è l'abbandono; l'abbandono alla vita. Resistere ad essa non è la strada giusta anche se è l'unica che conosciamo e solitamente mettiamo in atto. Anche il cercare di controllarla si rileva un fallimento. L' abbandono fiducioso è l'unica via. Grande insegnamento. Grazie per la meravigliosa esperienza a tutto i gruppo di praticanti con i quali ho scambiato pochissime parole dato l'obbligo del silenzio :-) Grazie a Silvana di Sati Yoga che ha organizzato l'evento. Complimenti per l'organizzazione. Grazie al maestro Gianfranco Bertagni che con al sua competenza e grande ironia ci ha guidati in questa immersione profonda nella vita. Per chi fosse interessato all'esperienza Vipassana di 10 Giorni, questo è il sito del centro di Lutirano di Marrani (FI) in cui si svolgono i seminari intensivi: DHAMMA ATALA #MEDITAZIONE
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Settembre 2024
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