Questa mattina mi sono sorpreso a fischiettare la musica di un videogioco che era presenza fissa nelle sala giochi degli anni 80-90, il Tetris.
Io sono un tecnico elettronico, aggiusto terminali portatili e nel mio lavoro non ci sono tracce di Tetris. Com'è possibile che nella mia mente emerga il ricordo di quella musica ascoltata 20 anni fa, qui e ora nel mio ufficio? Gli oggetti della mente, i pensieri, le immagini, i suoni, sgorgano, emergono, vengono a galla da una sorgente misteriosa sulla quale non ho alcun controllo. Potrei dire che la causa scatenante di questo pensiero sia stato ad esempio il trillo del cellulare di un collega, oppure l'attività di riparazione che stavo svolgendo che richiamava in qualche modo la dinamica del gioco Tetris ovvero l'incastro tra pezzi uno dopo l'altro, comunque in ogni caso si tratterebbe sempre di un fattore esterno a me che ha "aperto" la porta che teneva rinchiuso quel ricordo. Potrei dire quindi che c'è un forte condizionamento esercitato dai fenomeni ambientali sui miei oggetti mentali. Ma sui fatti esterni che controllo ho? Nessuno; quindi non posso avere di certo controllo sui pensieri che sgorgheranno di conseguenza. Conseguentemente, non avendo il controllo dei pensieri non ho alcun controllo nemmeno sul "sentire" ne sulla "spinta" che quei pensieri provocano in me. Quindi anche le mie azioni successive saranno fortemente condizionate da quei pensieri "incontrollati". Certamente, con la consapevolezza, ad un certo punto posso eseguire una scansione di ciò che accade e dire si o no, lo faccio o non lo faccio, lo assecondo o lo soffoco. Ma la forza stessa per farlo o l'atto della presenza mentale, non sono di certo frutto di una mia scelta; in quel momento o sono presenti o non sono presenti. Oltretutto la consapevolezza che metto in atto è un "accorgersi" di qualcosa che già si è manifestato. Insomma, tutto accade senza controllo, il controllo è solo un' illusione. Il controllo stesso è un fenomeno che si manifesta senza controllo. A questo punto, se tutto accade senza controllo, dirò, illudendomi di controllare, che l'atteggiamento aderente alla vita dovrebbe essere quello di abbandono totale, fiducioso e sorpreso, perchè così è, così è sempre stato e così sarà. (Foto: il gioco del Tetris. In effetti anche nel gioco del Tetris non sai mai quale sarà il prossimo pezzo che scenderà)
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Dicembre 2024
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