Coscienza e oggetto di coscienza non sono separabili. Tutto ciò che esiste è, nel momento esatto in cui esiste, oggetto di coscienza. Tutto il resto è "niente" Tutto il resto "non esiste" Non esiste altro. L'origine di tutto ciò che esiste coincide con l'origine della coscienza. Ma dove origina la coscienza? E' l' IO l'origine della coscienza? Parrebbe così. Quindi accade che l'IO sia in ogni cosa che esiste Accade che l’IO sia parte essenziale di essa, che la colori. Questo comprensione mi getta nella solitudine estrema In un mondo soggettivo di cui solo IO posso fare esperienza Perchè sono IO che lo costituisco così com'è, solo IO sono parte essenziale di esso. Solitudine totale… Terrore… La consapevolezza dell’impossibilità di condividere un ‘esperienza irrompe con violenza inaudita Tuffo al cuore .. .. .. Poi In questo terrore congelante accade una svolta Si mostra il fatto che l'IO sia esso stesso oggetto di coscienza Quindi che l'origine di tutto sia altrove. Si mostra l'origine di ciò che credevo fosse l'origine Un’ origine che non è l' IO Ma lo precede Un' origine pura che ancòra non ha gli attributi dell' IO. L’IO stesso diventa così oggetto di coscienza così come la solitudine così come il terrore così come quel tuffo al cuore Note: Queste considerazioni sono l'elaborazione attuale (e in continuo aggiornamento) di una esperienza vissuta personalmente nell'anno 2013. In quella occasione accadde l'esperienza ma non possedevo sufficienti conoscenze e vocaboli per descriverla e quindi comprenderla. Questo processo di "chiarificazione" di quell'esperienza è in continua evoluzione e ora, dopo tanti anni, trova il supporto della psicosintesi di Roberto Assaggioli, il quale, al momento attuale, mi pare abbia trovato il modo migliore per renderla sufficientemente condivisibile.
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Agosto 2024
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