Che rapporto c’è tra un fatto esterno e il nostro “sentirlo” ?
Ad esempio tra un suono e il nostro “sentire quel suono” ? L’udito è il senso preposto alla percezione del suono. Ma esattamente cosa avviene nell’atto di “sentire” ? In corrispondenza del “suono” accade un “riconoscimento” manifesto nella forma di “fuoco interiore” A questo , mentalmente, diamo la definizione di “ascolto” C’è quindi una corrispondenza tra l’evento esterno e l’ evento interno Questi due eventi, apparentemente sono uno la causa dell’altro Ma in realtà sono due espressioni di un unico evento Il suono esterno e il “sentire” interno accadono nello stesso istante Ma sono visti dalla consapevolezza come successivi e quindi differenti Il dentro ed il fuori in realtà non sono separati, sono la stessa cosa Non c’è separazione tra dentro e fuori Non c’è separazione tra l’ evento esterno ed il sentire quell’evento Tutto è un unico evento Che esiste al medesimo tempo Esiste solo un “suon-sentito” Di questo c’è consapevolezza E’ possibile che accada consapevolezza del fatto che non vi è separazione tra dentro e fuori Che in realtà sono la stessa cosa percepita separata Essere consapevoli che il sentire “qualcosa” e quel “qualcosa” in realtà non sono separati è l’esperienza dell’assoluto o per dirla in maniera differente, la comunione col Padre In questa comunione non esiste più alcuna “sorpresa del fato” Perché tutto è compreso Se non comprendo ciò che vedo, posso comprendere ciò che sento Se non comprendo ciò che sento, posso comprendere ciò che vedo Comunque in entrambi i casi l’unica realtà possibile può essere sempre compresa (L.B)
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Settembre 2024
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