I centri oracolari erano luoghi sacri. La loro antichissima origine risale alla civiltà sumerica ed egiziana. I custodi di questi centri erano sacerdoti che davano ai pellegrini responsi (oracoli) che si credeva fossero inviati dal dio cui il centro era dedicato. I più noti centri oracolari sono quelli dell'antica Grecia ed il più conosciuto è quello di Delfi. Ogni centro oracolare aveva come simbolo principale una pietra, di forma ovale, (UOVO) o quasi sferica o conica, definita ombelico (omphalos). Da cui la definizione di questi centri come "ombelichi del mondo".
(TRATTO DA : I MISTERI DI MONTOVOLO di GRAZIANO BACCOLINI edizioni SIMATA)
Da questa prima lettura si intuisce quale sia la reale origine del nome "Montovolo". Per alcuni infatti tale nome deriverebbe dalla forma vagamente ovale del massiccio montuoso, ma in realtà, ora intuiamo che il nome Montovolo ci rivela senza ombra di dubbio che quello è da sempre un centro oracolare, un' ombelico del mondo.
Nel mondo greco il principale centro oracolare era DELFI dedicato al Dio Apollo rappresentato sul posto da una pietra ovale. A Tebe, in Egitto, una pietra ovale rappresentava il Dio Ammon. Anche Hebron , Gersalemme, Cuzco, sono alcuni degli "ombelichi" o "centri oracolari" più noti.
Un segno distintivo dei centri oracolari era l'incisione di due volatili posti uno di fronte all'altro, che rappresentano il mezzo di comunicazione con cui i centri oracolari "conversavano" tra di loro, ovvero, i piccioni/colombi viaggiatori. (per ogni colombo che arriva, un' altro riparte)
Ogni centro oracolare aveva un suo codice arboreo. Un "simbolo arboreo" che lo identificava inequivocabilmente, come una firma. Veniva probabilmente apposto nei messaggi affidati ai piccioni viaggiatori e tale simbolo lo si ritrova inciso/scolpito sul luogo di appartenenza.
Ecco le prove fotografiche che confermano che Montovolo è sempre stato un "ombelico del mondo", un "centro oracolare", un "omphalos": 1- Lunotto del portale della chiesa di Montovolo. 2- Piccioni scolpiti sul capitello della cripta. 3- I GIGLI erano il codice arboreo di Montovolo
Ulteriori approfondimenti: https://members.xoom.virgilio.it/Farf/index.html
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