Di Luca Bacchi Questa lampada porta nel nostro luogo sacro l'energia del secondo chakra. Le informazioni che questa lampada trasmette sono molteplici: piacere, libera espressione, spontaneità, sessualità, creatività. Ci invita a equilibrare questi aspetti della nostra vita. Il colore arancione, nella cromoterapia, viene usato per la stimolazione della pressione arteriosa e la tiroide. Combatte lo stress e la cervicale e dona energia a chi è stanco. È indicato nella lotta a disturbi quali anemia, arteriosclerosi, bradicardia, impotenza, iposecrezione gastrica, ipotensione, paresi, sonnolenza, stipsi, vomito. Controindicato invece in caso di infiammazioni, epatopatie e emorragie. ( Fonte: cure-naturali.it ) Tutte le lampade NELLA BAITA sono fatte a mano, artigianalmente, e sono tutte esemplari unici.
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Di Luca Bacchi
03/07/21: Allenamento in notturna con il gruppo del Bologna Trail Team BTT sul sentiero della competizione Trail Mugello 24Km che si svolge ogni anno a Badia Moscheta.
Lunghezza: 24 km
Dislivello: 1362m D+ Itinerario ad anello, punto di partenza e arrivo: Area camping gratuita di Badia Moscheta
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Di Luca Bacchi
Allenamento serale di Trail running sulle colline sopra Sasso Marconi nella zona di Iano con un incontro inaspettato e meraviglioso
Lunghezza: 11 km
Dislivello: 487m D+ Itinerario ad anello, punto di partenza e arrivo: Il Poggio
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Ed ecco la sorpresa! Mentre correvo per boschi ho avuto il privilegio di incontrare due caprioli. Il primo รจ rimasto tra gli alberi mentre il secondo senza mostrare alcun timore รจ salito sul sentiero a 10 metri da me e si รจ lasciato filmare tranquillamente. Grazie per questo incontro speciale.
Alcune foto di questo luogo meraviglioso
Di Luca Bacchi "Se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio" (Giovanni 3,3)
Attraverso una pratica meditativa oltrepassiamo la Porta che ci consente di accedere ad una nuova dimensione, quella spirituale. Il primo vero e consapevole affacciamento sulla dimensione spirituale è una rinascita. Ci rende uomini nuovi, nati dallo Spirito e non più dalla carne, quindi in cammino verso la salvezza. Metodo: La pratica meditativa consente non solo di capire le Sacre scritture ma soprattutto di Farne esperienza diretta. Ciò di cui parlano le sacre scritture infatti può essere vissuto in prima persona da ogni uomo. Struttura base: 1- posizionamento 2- rilassamento 3- percorso guidato 4- percezione del proprio centro 5- superamento della soglia 6- lettura del Vangelo 7- contemplazione 8- percorso di riemersione Meditazione ideata e condotta da LUCA BACCHI www.nellabaita.it Di Luca Bacchi "In principio era il verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio" (Giovanni 1,1)
Attraverso una pratica meditativa di ritorno al principio, viviamo l'esperienza della nostra connessione con la Fonte originaria da cui tutto nasce. Metodo: La pratica meditativa consente non solo di capire le Sacre scritture ma soprattutto di Farne esperienza diretta. Ciò di cui parlano le sacre scritture infatti può essere vissuto in prima persona da ogni uomo. Struttura base: 1- posizionamento 2- rilassamento 3- percorso guidato 4- percezione del proprio centro 5- superamento della soglia 6- lettura del Vangelo 7- contemplazione 8- percorso di riemersione Meditazione ideata e condotta da LUCA BACCHI www.nellabaita.it Di Luca Bacchi "Quel giorno vino nuovo stilleranno i monti latte e miele scorreranno dalle colline chi ara s'incontrerà con chi miete e chi pigia l'uva con chi getta il seme; pianteranno vigne e ne berranno il vino, coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto." (Amos 13) Di Luca Bacchi La vera preghiera è quella che riesce a spaccare il cuore indurito e a fare uscire questa sorgente di Spirito Santo che è dentro di noi e quando io l’ho liberata questa voce che grida “Abba Padre” a me basta semplicemente collegarmi con questa voce. (Serafino Tognetti) In queste parole di Serafino Tognetti è descritta con termini Cristiani l'esperienza che ho vissuto tanti anni fa durante una meditazione. L'apertura del cuore e la percezione di quel vento/voce/verbo che da esso sgorga.
Meditazione e preghiera per me sono la stessa cosa. Ovviamente esistono una miriade di forme meditative e di preghiera differenti ma, per quella che è la mia esperienza, in essenza, non c'è differenza. La meditazione consiste nel ritrarsi dalle mille cose del mondo e rimanere saldi e in ascolto da quel luogo originario di noi. La preghiera consiste nell'avvicinarsi alla porta dietro cui risiede Dio e rimanere in ascolto. Siediti, ritraiti dal mondo, risiedi in te stesso, collocati nel centro del tuo cuore, chiedi e ascolta...... ricevi..... raccogli ciò che arriva con totale fiducia. Sarai inondato di saggezza, di forza, di speranza e attingerai a risorse inaspettate. Di Luca Bacchi La meditazione è la cosa più importante. E' la prima cosa per chi vuole liberarsi
Quando meditiamo veramente usciamo dalla dimensione limitata umana e le nostre percezioni e intuizioni sono superiori. In quello stato possiamo capire, vedere, sentire la Verità, con maggior chiarezza. Esserne più vicini. Non tutte le forme di meditazione sono adeguate, alcune sono in realtà solo un gioco o un passatempo per coloro non cercano la verità ma al contrario vogliono evitarla. La meditazione vera deve essere radicale, pura, essenziale, priva di ogni colore, di ogni immagine, di ogni sensazione. E' puro ascolto originario. Si tratta di imparare seriamente a riassorbirsi in quell'origine che si trova dentro di noi. Abbandonare il nostro corpo, abbandonare le nostre emozioni, abbandonare la nostra mente, dimenticare ogni cosa e ripulirci di tutto ciò che non siamo. Raggiunto lo stato originario, in cui è rimasta la sola nostra essenza, ecco che possiamo dire di esser arrivati sulla soglia tra il mondo umano e quello spirituale. Davanti a noi non è rimasto più nulla, ma alle nostre spalle iniziamo a percepire un Vento.... un Verbo..... una Voce.... L'ascolto di quella voce è il vero inizio della meditazione. Di Luca Bacchi Aiuto!!
La TV ha preso il telecomando in mano, e me lo sta puntando addosso. Sta cercando di spegnermi il cervello! Di Luca Bacchi Più mi allontano da me stesso Più mi ritrovo a vagare in uno spazio vuoto. Il nulla divampa tra me e me La prossimità con me stesso invece, è l'esperienza del Tutto, un Tutto concentrato in un'unico punto. La compattezza è qui La dispersione è altrove La solidità è qui La fragilità è atrove La certezza è qui Il dubbio è altrove La pienezza è qui Il nulla è altrove. Ogni volta che pretendo qualcosa dal mondo, sto andando controcorrente.
Il flusso abbondante e generoso della vita nasce in me e scorre verso il mondo. L'azione coerente che dovrei fare è quella di assecondare tale flusso, ovvero prendere da me e donare al mondo e non prendere dal mondo e donare a me stesso. Capisco quindi che la pretesa di ricevere dagli altri è un'azione totalmente bloccante; è un azione contraria che blocca il normale fluire delle cose, come un tappo. L’abbondanza arriva solo quando mi abbandono a ciò che sgorga naturalmente da dentro di me. Ogni pretesa che ho nei confronti del mondo mi indica esattamente quali sono le parti di me che impediscono il fluire. La pretesa è quindi il paradosso di desiderare ciò che in realtà ostacola l' abbondanza. Da ora in avanti, quando mi scoprirò nell’atto di pretendere qualcosa dal mondo, mi fermerò….. farò crollare quella pretesa e si aprirà sotto i miei occhi quella gioia, già presente, perfetta e priva di ogni bisogno. Di Luca Bacchi Portare l'attenzione su fatti che accadono dall'altra parte del mondo è come scrutare con un telescopio l'infinita vastità dell'universo.
Lo spazio infinito visto da qui è incomprensibile. Allo stesso modo è incomprensibile tutto ciò di cui non facciamo esperienza diretta. Cos'è l'esperienza diretta? L'esperienza diretta è il mio toccare, il mio ascoltare, il mio assaggiare, il mio vedere, ovvero ciò che esperisco in prima persona. Più siamo lontani da un fatto più ci è difficile comprenderlo. Più è lontano l'oggetto della nostra analisi, maggiormente sarà a noi distorta la realtà di quell' oggetto. La realtà si manifesta pienamente solo in ciò che ci è prossimo, ovvero ciò che è prossimo alla fonte da cui tutto nasce che è in noi. Sapere questo ci dovrebbe portare inevitabilmente alla cautela nell'esprimere giudizi su tutto ciò di cui non facciamo esperienza diretta. Di Luca Bacchi Quando attraverso la pratica meditativa l'uomo fa esperienza del proprio cuore, imparando un pò alla volta con la pratica costante a risiedere in esso, si accorge che il cuore è una porta; la porta da cui tutto ciò che esiste viene alla luce.
Nella pratica meditativa il praticante si ritrae dal mondo indietreggiando fino a questa porta. Inizialmente la percepisce come un muro oltre al quale non si può indietreggiare, una porta sbarrata diciamo, un "fine corsa"; poi tornando e ritornando assiduamente ad essa e permanendo in essa, frequentandola e sentendola più volte, accade che essa si apra, in un momento folgorante e indimenticabile. L'uomo da quel momento si percepirà come "sulla soglia" tra due mondi, tra un mondo umano e un mondo Divino, tra un mondo mortale e un mondo immortale, tra la terra ed il cielo. Ogni uomo è quella porta ma non lo sa, ma se ha fortuna e costanza nella pratica può arrivare a saperlo! Questa esperienza essenziale e originaria di ciò che tutti siamo ci rende tutti uguali. Nella nostra essenza, tutti siamo un'apertura, tutti siamo una porta, indipendentemente dalla nostra cultura, educazione, religione; all'origine dell'esperienza umana, in quel principio, tutti siamo la stessa cosa. In quel "affacciamento" originario che si trova prima di ogni esperienza spaziale e temporale non esiste spazio ne tempo ma un' essere unico, un "tutto indiviso". Credo che l'esperienza della meditazione sia fondamentale per far percepire questa unità originaria tra tutti gli uomini. Una volta fatta l'esperienza della reale unità che sussiste senza dubbio tra tutti gli uomini, credo che anche le relazioni che si andranno a creare nel mondo saranno migliori. Forse una reale fratellanza umana può nascere solo attraverso la consapevolezza piena che l'origine da cui deriviamo tutti è una sola, la stessa per tutti. Abbiamo tutti lo stesso genitore. Questi sono concetti che già si leggono sui libri ma qualora le persone ne facesse reale esperienza attraverso la pratica meditativa, questi concetti non sarebbero più solo una teoria ma una effettiva, reale e quindi indubitabile esperienza. Nella pratica meditativa, quella seria, si arriva a comprende il significato della terminologia Cristiana "Regno dei Cieli" e "Regno degli uomini".
Il regno dei Cieli è lo spazio interiore mentre il regno degli uomini è lo spazio esteriore. Questa differenza è lampante agli occhi dei praticanti di meditazione. Quando noi, durante la pratica meditativa o durante la preghiera, ci ritraiamo dal mondo esteriore e procediamo a ritroso verso l'origine della nostra stessa consapevolezza, stiamo procedendo in direzione del regno dei cieli; quando invece portiamo la nostra attenzione su ciò che è esterno a noi , oggetti, persone, enti, le mille cose del mondo, appunto, stiamo procedendo verso il regno degli uomini. A conferma di questo osserviamo che con il termine "convertito" si indica proprio colui che ha invertito il suo senso di marcia. da maggior valore alle cose dello Spirito rispetto a quelle del mondo materiale. In Luca 17,21 è scritto che il regno di Dio è in noi (a volte viene tradotto "in mezzo noi") quindi più ci allontaniamo dal nostro centro più ci allontaniamo da Dio che è la fonte di ogni cosa. "Conosci te stesso" diceva l'oracolo di Delfi, e Gesù ci dice esattamente la stessa cosa in un'altro linguaggio. L'importanza della via meditativa è trasversale a tutte le religioni e culture. Per trovare la vera pace e la vera gioia l'uomo deve percorrere un cammino a ritroso dentro di se, invertendo la propria attenzione dalle cose lontane a quelle più vicine che maggiormente lo riguardano, fino all'origine del proprio essere, fino al centro del proprio cuore, da cui ha origine tutto ciò che esiste. Di Luca Bacchi Quando entro in chiesa non mi metto ad urlare,
resto zitto, ascolto, mi uniformo ai ritmi dettati dal Grande Sacerdote. Di Luca Bacchi “La nube della non conoscenza”, è una guida spirituale del XIV secolo, scritta da autore anonimo. Nel passaggio che riporto qui sotto, si evidenziano ulteriori conferme che la pratica meditativa vipassana è sempre stata praticata anche dai Cristiani sotto il nome di contemplazione. In questo testo in particolare l’autore ci invita a divenire consapevoli dei nostri impulsi originari, come nascono i nostri pensieri, i nostri desideri, le nostre voglie, e ci fa notare come essi, in realtà, non siano frutto di una nostra scelta, ma emergano spontaneamente fuori dal nostro controllo. Ciò che possiamo fare è osservarli sul nascere, divenirne consapevoli e decidere (solo in seguito) se assecondarli o no. “Orbene, se la grazia dovesse rendere la tua anima come quella di Adamo prima del peccato originale, tu saresti padrone, per via della stessa grazia, di tutti i tuoi impulsi. Allora nessuno di questi andrebbe per conto suo, ma tutti convergerebbero su Dio, somma di ogni desiderio e bene supremo. Perciò chiunque fosse rinnovato dalla grazia di Dio così da badare continuamente a ogni impulso della volontà — dal momento che, per natura, non gli possono mancare questi impulsi —, costui pregusterebbe già in questa vita la dolcezza eterna, anche se il pieno godimento si ha solo nella beatitudine celeste. Non meravigliarti, dunque, se ti stimolo con insistenza a fare questo lavoro. Se l’uomo non avesse commesso il peccato originale, starebbe facendo ancor oggi questo stesso lavoro, come dirò più innanzi. Ed è per questo lavoro che l’uomo fu fatto, e ogni altra cosa ha il compito di aiutarlo a raggiungere questo scopo. E grazie a questo lavoro, infine, l’uomo può sperare di tornare allo stato primitivo di grazia. Ma se vien meno a questo lavoro, l’uomo cade sempre più giù nel peccato e si allontana sempre più da Dio. Al contrario, se vi si applica con diligenza e costanza, trascurando il resto, allora si rialza sempre più dal peccato e si avvicina sempre più a Dio. Perciò sta’ ben attento a come usi il tempo: infatti non c’è niente di più prezioso del tempo. Basta un attimo, una minima frazione di tempo per guadagnare o perdere il paradiso. A riprova che il tempo è prezioso, Dio, che ne è il dispensatore, non dà mai due momenti di tempo in una sola volta, ma sempre in successione. Diversamente, dovrebbe cambiare tutto l’ordine e il corso regolare della creazione. Il tempo è fatto per l’uomo, non l’uomo per il tempo. E Dio, che fissa le leggi di natura, ha voluto adattare il tempo alla natura dell’anima umana: infatti, gli impulsi naturali dell’uomo sorgono proprio uno alla volta. Perciò l’uomo non avrà scuse quando, nel giorno del giudizio, dovrà rendere conto a Dio di come avrà speso il suo tempo. Non potrà certo dire: «Tu mi dai due momenti in una volta sola, mentre io non ho che un solo impulso alla volta». … so benissimo che anche per questo tempo futuro, a causa della mia eccessiva fragilità e della mia pigrizia spirituale, non riuscirei a prestare attenzione che a un impulso su cento. Eccomi qui completamente disorientato di fronte a questi ragionamenti. Aiutami dunque! … Questo è, in breve, il procedimento del nostro lavoro. Di Luca Bacchi Vidi tre donne intorno ad un uomo svestito
sdraiato su un morbido lenzuolo. Le vidi lavare con cura di donna tutto il suo corpo, prendere i piedi tra le mani e detergerli con spugne imbevute di acqua tiepida e profumata, rimuovere dalla pelle ogni traccia di sudiciume ridare ad essa il colore di un tempo. Sei mani accudenti, indaffarate, discrete e sicure, ripristinavano dolcemente quel corpo usurato Prive di ogni malizia. Le vidi versare olio pregiato e massaggiare muscoli e giunture e le sentii sussurrare canti di guarigione potenti in un atmosfera rituale eterna fuori da ogni tempo. Incensi bruciavano e diffondevano nella stanza le loro preghiere che lui inspirava dal naso nutrendosi di esse Le cure continuarono alla luce di tre candele, l'uomo rimase abbandonato alle tre donne fino a quando le candele si spensero. Le donne si alzarono, accarezzarono il suo viso coprirono l'uomo con una bianca coperta, Nell'unire le mani davanti al cuore, ringraziarono e se ne andarono lasciandolo riposare ancora. CONTATTI: Luca 3274542476 su appuntamento anche a domicilio Per accedere all'inconscio esistono varie tecniche. Personalmente ho testato su me stesso l' ipnosi regressiva, l'interpretazione dei sogni, le piante medicina, la pittura istintiva, il viaggio sciamanico.
Quella che mi ha sbalordito più delle altre è senza dubbio il VIAGGIO SCIAMANICO con il tamburo. Ho deciso quindi di mettermi a disposizione di coloro che desiderano fare l'esperienza del VIAGGIO SCIAMANICO. Sigmund Freud paragona il nostro apparato psichico a un iceberg: la parte che emerge al di sopra dell'acqua è la parte conscia, mentre l'immensa parte sommersa, tanto più grande di quella visibile, è la parte inconscia. La vita quindi si può dire che sia governata principalmente dalla parte sconosciuta della nostra psiche. Ecco perché spesso ci sentiamo in balia degli eventi e in baia di forze che non siamo in grado di gestire. Far emergere l'inconscio, permette di portare consapevolezza su parti nascoste che però ci condizionano fortemente. Come tutte le pratiche di guarigione e di consapevolezza si parte da una domanda, da un intento chiaro, da un problema, così da poter circoscrivere la parte inconscia che vogliamo portare alla luce. Il VIAGGIO SCIAMANICO nasce prima di tutto da un intento chiaro e sentito. L' apatia e i desideri deboli portano a risultati deboli. Più il desidero è grande più grandi saranno i risultati. Una volta definito l'intento (il bersaglio) , il ricevente si sdraierà in posizione comoda e si rilassa. Io condurrò il ricevente in una breve visualizzazione attraverso la quale raggiungeremo un portale di accesso da cui avrà inizio il VIAGGIO SCIAMANICO vero e proprio. In quel momento io smetterò di parlare e inizierò a suonare il tamburo ad un ritmo incalzante e manterrò questo ritmo per 15-20 minuti. Il ricevente grazie al suono del tamburo e all'energia del rituale, avrà delle visualizzazioni e delle sensazioni come se stesse sognando pur rimanendo sempre vigile. Ad un certo punto cambierò la frequenza del battito e quello sarà il segnale del ritorno. Ovunque il ricevente si trovi, dovrà iniziare il viaggio di ritorno fino alla porta d' ingresso, in breve tempo. La pratica si conclude con una condivisione dell'esperienza. Il ricevente racconterà ciò che ha visto e sentito e io lo aiuterò a darne una interpretazione. NELLA BAITA propone la coperta orgonica come strumento per il benessere Se sei interessato all'acquisto scrivi a INFO@NELLABAITA.IT oppure whatsapp 3274542476 La COPERTA ORGONICA è un accumulatore orgonico portatile, comodo, facilmente utilizzabile in ogni situazione. Ha le stesse caratteristiche di un accumulatore orgonico fisso ma il vantaggio di poter essere POSIZIONATO DIRETTAMENTE SULLA PARTE CHE NECESSITA DI ENERGIA; agisce quindi a livello locale. La si può utilizzare ad esempio mentre si è seduti sul divano o sdraiati sul letto mentre si legge un libro. L'ACCUMULATORE ORGONICO (detto ORAC) è un accumulatore di energia orgonica. Esso accumula l' energia che è normalmente presente nell'ambiente circostante e LA TRATTIENE DIVENTANDO COME UN POWER BANK da cui possiamo successivamente prendere energia al bisogno: quando siamo stanchi, quando siamo debilitati, quando sentiamo che il nostro livello di energia è basso. ALZARE IL PROPRIO LIVELLO ENERGETICO significa innalzare il livello di benessere generale dell'organismo, quindi favorire un sistema immunitario più reattivo ed efficace, una maggiore freschezza mentale, un livello di tonicità muscolare maggiore, insomma... UNA RICARICA PER MENTE, CORPO, SPIRITO, quindi maggior salute. L'ENERGIA ORGONICA è definita da altre culture con altri nomi: Energia universale , Ki, Prana, ecc, ecc. Fondamentalmente essa non è altro che l'ENERGIA CHE PERMEA TUTTO CIO' CHE ESISTE. Tale energia è presente in maggior quantità negli ambienti naturali, nei bosco, in campagna, sui sentieri di montagna, oppure sotto il sole diretto. Possiamo quindi RICARICARE la nostra coperta lasciandola alcune ore sotto al sole oppure posizionandola alcune ore in un ambiente naturale e poi portarcela a casa e indossarla alla sera dopo una giornata di lavoro o metterla sulle parti del corpo dolenti per velocizzarne la guarigione. La nostra coperta orgonica NELLA BAITA è fatta a mano seguendo le indicazioni di JAMES DEMEO, grande esperto in questo campo a livello mondiale, ex professore universitario e scienziato naturale che ha studiato, approfondito e sperimentato ampiamente le scoperte di Reich, focalizzandosi in modo particolare sull' Accumulatore di Energia Orgonica. Le coperte sono rivestite da una federa cucita a mano, rimovibile e lavabile. In fase di acquisto saranno fornite TUTTE LE INDICAZIONI PER UN CORRETTO UTILIZZO della coperta orgonica. Contatti Mail: INFO@NELLABAITA.IT Cellulare Whatsapp: 3274542476 Di Luca Bacchi Meditazione di creazione molto potente che utilizza il potere dell'affermazione IO SONO per creare intorno a noi un mondo migliore, un mondo che esprime le virtù che noi stessi incarniamo.
"Il mio mondo è espressione di ciò che io Sono!" "Il mio mondo è rappresentazione di ciò che io Sono!" "Io Sono il mio mondo, il mio mondo sono io!" Con questa meditazione portiamo le nostre cellule a vibrare a frequenze alte, alziamo la nostra vibrazione alla stessa vibrazione delle virtù più nobili e meravigliose che l'umano possa incarnare, la gioia, l'amore, la forza, il coraggio, la ricchezza, l'abbondanza, l'armonia, ecc, ecc Sono tutte virtù ALTE, tutte virtù angeliche, che ci permettono di emergere dalla pesantezza e liberarci di ciò che ci tiene ancorati al basso e ci impedisce di manifestarci con gioia. Portando noi stessi ad incarnare tali virtù meravigliose sentendole scorrere nel nostro sangue e in tutto il nostro essere, allora anche il mondo intorno a noi, il nostro mondo, si modellerà di conseguenza, allineandosi a tali splendide vibrazioni. E' importante eseguire questa meditazione tante volte, l'ideale sarebbe una volta al giorno per almeno 7 giorni. E ripetere il ciclo qualche settimana dopo o quando sentiamo che la nostra energia sta calando. Da una posizione comodo all'interno del nostro Spazio sacro (in casa o in natura) prima di tutto creiamo il testimone, ovvero rendiamoci consapevoli di noi stessi, rendiamoci consapevoli di esserci, osserviamo noi stessi mentre siamo seduti nel nostro spazio sacro come se fossimo un testimone esterno che in realtà è testimone di se stesso. Questo è lo stato di "PRESENZA" o di "RICORDO DI SE" fondamentale per ogni percorso di evoluzione. La frase IO SONO facilità la creazione del TESTIMONE perché ci permette di uscire da noi stessi e di vederci e "saperci" esistere. Questo stato di PRESENZA va coltivato e mantenuto il più possibile anche durante tutta la meditazione. Quando ci accorgiamo di essere fuori dallo stato di presenza perché abbiamo seguito pensieri caotici o rumori provenienti dall'esterno o altro, allora con un'atto di volontà ci riportiamo nello stato di PRESENZA. Ogni VIRTU' che accogliamo modella le nostre cellule secondo la sua vibrazione, quindi emozioniamoci ed evochiamo in noi stessi tali virtu' meravigliose affinché la loro vibrazione diventi la vibrazione normale di tutto il nostro essere e di conseguenza di tutto il nostro mondo intorno. Buona pratica Grazie Di Luca Bacchi La Natura è una porta di accesso al Sacro E' un Tempio, una Chiesa, in cui entro con rispetto e a bassa voce E' il ponte che mi conduce a un' altra dimensione. UN TEMPIO SOSPESO SULL'ALBERO. Accolti tra le braccia dell'albero, sospesi da terra e separati dalla vita stressante di tutti i giorni, ci fondiamo con lo spirito della pianta e della natura circostante ricreando quella connessione con il Sacro che risiede dentro ad ognuno di noi. Uno spazio sacro, elevato, puro, in cui ritrarsi a meditare e a ripristinare la relazione con il mondo invisibile. La piattaforma è in legno naturale e l'albero non è stato forato. Si tratta di una lavorazione artigianale NELLA BAITA, fatta interamente a mano nel massimo rispetto della pianta. Dimensione 1,5 X 1,5 mt Per info e ordinazioni: Luca 3274542476 Per la guarigione spirituale e fisica è importante la fede e la fiducia nei confronti di qualcosa di più grande di noi, chiamiamolo fato, chiamiamolo, universo, chiamiamolo Dio o Buddha, ma è sempre e comunque un qualcosa che ci sovrasta e del quale noi piccoli umani non conosciamo le leggi e che non possiamo controllare, dal quale dipende totalmente la nostra esistenza. L'ossigeno che ci permette di esistere non è una creazione umana. Le piante e gli animali che ci nutrono non sono una creazione umana, il giorno della nostra morte non è dato saperlo e nemmeno quali saranno le nostre sfide, gioie, e difficoltà nella vita. Siamo tutti nelle mani di qualcosa di imponderabile e infinitamente più grande di noi. Che ci piaccia o no.
Ecco che la relazione con questo "assoluto" diventa importante, in primis perchè nella relazione lo stiamo riconoscendo e stiamo quindi accettando la sua esistenza, inoltre tale relazione ci consente di sviluppare il senso del Sacro allontanandoci a piccoli passi dal materialismo più bieco. Il Sacro non è tangibile, misurabile, è tutto ciò che non possiamo comprendere ma da cui però dipendiamo totalmente. Il Sacro è il mistero stesso della vita, un mistero a cui l'uomo ha cercato di dare una spiegazione senza mai giungere ad una risposta ultima. Un mistero quindi eterno ed assoluto. Un piccolo uomo quindi, quando si rende conto della sua piccolezza e della sua limitatezza, spesso nei momenti di sofferenza, di spaesamento, di dolore, nei momenti più difficili, inizia piano piano ad interrogarsi sul senso della vita, sul significato della sofferenza e si incammina per altri sentieri alla ricerca di una gioia vera, di una pace interiore inamovibile, di una serenità che possa essere sempre presente anche nella bufera. E' proprio allora che iniziano i cammini spirituali dell'uomo, indipendentemente dalla religione, dalla zona geografica, dall'epoca. E' li che l'uomo riscopre il Sacro. Nel momento di massima lontananza, inizia il cammino di ritorno. Chi cerca una guida, chi cerca un maestro, chi legge infiniti libri, chi va in chiesa, chi si mette a meditare, ecc, ecc, per tentativi si va alla ricerca di quel Valore assoluto che possa diventare il nostro perno, il nostro centro a cui aggrapparci nei momenti di difficoltà. Quel porto sicuro dentro di noi e quindi in ogni luogo. Si inizia quindi a pregare, ognuno a modo suo, ma nell'atto di pregare entriamo in relazione con il mistero, con l'assoluto, con l'imponderabile e a tu per tu con questo mistero apriamo finalmente il nostro cuore e siamo capaci di vero amore perchè siamo nudi, come bambini appena nati davanti a nostra madre, e sgorgano lacrime, pensieri di pace, gratitudine, richieste di aiuto, compassione, e tutto il bene di cui l'uomo è capace. Nell'atto del pregare, quando il cuore è aperto ed in relazione con il grande Mistero, tutto è possibile perchè appunto, essendo un Mistero, da esso può sgorgare qualsiasi cosa. La preghiera di guarigione è un affacciamento sincero, rispettoso e umile a quel Mistero, in cui, a cuore aperto, seminiamo le nostre più pure intenzioni e le nostre più pure richieste, fiduciosi che germoglieranno. Personalmente nella mia preghiera di guarigione, fisica e spirituale, mi rivolgo a Dio nel nome di suo figlio Gesù Cristo, come ci è stato insegnato in maniera estremamente chiara nei Vangeli: "In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena." (Giovanni 16, 23-24) "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti." (Matteo 7, 1-12) Di Luca Bacchi Equilibrio esteriore richiede equilibrio interiore. Percepisci il tuo centro. coincidi con esso, resta... Le mille forme del mondo si ritraggono compattandosi in un unico punto denso e inamovibile Il tuo centro Per superare l'inverno indenni è fondamentale prendersi cura del sistema immunitario, non affaticarlo e prepararlo con azioni preventive. IMMUNITYMIX , IMMUNOMIX - DR GIORGINI FUMENTI DIGIUNO DA CIBI SOLIDI O DIETA LEGGERA
Il fegato è l'organo della rabbia e periodicamente è necessario ripulirlo da questa rabbia accumulata. La pulizia è consigliata nei cambi di stagione, in particolare in autunno quando la natura stessa elimina le tossine accumulate durante l'anno. La caduta delle foglie è simbolo di pulizia. Ideale come preparazione alla stagione invernale. Essenziale associare la pulizia con una dieta leggera e tisane depurative. VERAVIS PLUS - DR GIORGINI
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Aprile 2024
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