Di Luca Bacchi Sono stato al monastero di Camaldoli per creare una relazione più profonda con me stesso, con la parte più saggia di me. E' stato un ritiro libero, senza un programma; giornate scandite dalla liturgia del monastero e dai pasti; ho trascorso il mio tempo nel silenzio della mia stanza in ascolto, scrivendo ciò che sgorgava dal cuore, cercando in me le risposte. Ho scoperto che la scrittura libera, ispirata, è per me un canale aperto, fertile, attraverso il quale contattare una saggezza superiore che mi abita. I video seguenti sono stati girati prima e dopo; il primo durante il viaggio di andata e il secondo durante il viaggio di ritorno. Si nota bene come lo spirito sia differente tra il primo e il secondo, all'andata sono pervaso da uno spirito di aspettativa, ricerca, curiosità, coraggio, mentre al ritorno, sono radicato, pieno, arricchito e sazio. Un uomo differente, uno spirito differente. Partenza Ritorno
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Di Luca Bacchi Lo so che senti il mio pensiero
ma in realtà non è mio, è un' unico pensiero che attraversa entrambi. Di Luca Bacchi Questa lampada è nata dopo un ritiro di 4 giorni di yoga e meditazione presso il monastero di Camaldoli (AR). In questo ritiro abbiamo affrontato la pratica yoga come mezzo per raggiungere la stabilità dell' "osservatore" e aprirci alla contemplazione del Mistero.
Seguendo le indicazioni di Patañjali e dei Padri del Deserto abbiamo alternato momenti di pratica fisica esteriore a momenti di pratica spirituale interiore. La pratica del SALUTO AL SOLE (Surya namaskara) preparava ogni mattina il nostro corpo alla posizione seduta affinché fossimo in grado di rimanere seduti per lungo tempo e addentrarci nel Mistero senza distrazioni corporee. Così ho pensato di creare una lampada che ricordasse ai praticanti la sequenza delle asana del SALUTO AL SOLE, con una luce soffusa ideale per la pratica e il simbolo dell'OM al centro. L'OM è il mantra Indù per eccellenza che può essere recitato anche mentalmente all'interno del processo meditativo di stabilizzazione del "testimone". Buona pratica Di Luca Bacchi E' necessario
separarsi dalla fonte cadere staccarsi identificarsi costruire un IO orgoglioso spavaldo per comprendere la nostra totale dipendenza dal Padre. Mangiare dell'albero del bene e del male domandarsi esercitare il discernimento sbagliare e infine fare la cosa giusta ritornare avendo capito. Oppure, rimanere in paradiso creati ma mai nati ancora nella pancia di una madre con cui condividiamo ogni cosa, sempre alla sorgente dove tutto è uno ma inconsapevolmente. Di Luca Bacchi Le parole Vere
escono dal cuore, fecondano il mondo. Le parole Vere piovono dal Cielo, annaffiano la terra. Le parole Vere non volano nel vento dei pensieri della mente. Le parole Vere sono poche, semplici di una chiarezza disarmante. Le parole Vere arrivano, se mi lascio attraversare. Le parole Vere sono benedizioni da consegnare. Di Luca Bacchi Ci sono questioni delicate che devono essere affrontate necessariamente, ma si tratta di trovare il modo giusto di farlo.
Il modo giusto consiste nell'esporle nel loro contenuto essenziale, privo di ogni colorazione personale che ne possa alterare l'aspetto. Solo la tematica neutra, pura, nuda, potrà essere presentata e accolta;
Di Luca Bacchi
​Oh quanto è corto il dire e come fioco al mio concetto! e questo, a quel ch’i’ vidi, è tanto, che non basta a dicer ’poco’. O luce etterna che sola in te sidi, sola t’intendi, e da te intelletta e intendente te ami e arridi! Quella circulazion che sì concetta pareva in te come lume reflesso, da li occhi miei alquanto circunspetta, dentro da sé, del suo colore stesso, mi parve pinta de la nostra effige: per che ’l mio viso in lei tutto era messo." (Divina commedia, Paradiso, Canto XXXIII, 121-132)
La via Degli Dei è un cammino lungo e difficile alla scoperta della natura, dell'Appennino, ma soprattutto di noi stessi e della verità che abbiamo nel cuore, così come il cammino di Dante Alighieri nella sua Divina Commedia attraverso l'inferno, il purgatorio ed il Paradiso. Come recita il canto XXXIII, infatti, Dante, dopo tanto vagare, giunto al traguardo, guarda Dio e ciò che vede è la sua immagine riflessa.
NOTE: Abito vicino a Sasso Marconi, (prima tappa della Via Degli Dei) e così ho deciso che per questa mia quinta Via degli Dei sarei partito direttamente da casa. Alle ore 06:00 di venerdì 21 ottobre 2022 ho mosso il primo passo e dopo 6km mi sono inserito nel sentiero nei pressi della stazione di Sasso Marconi.
GIORNO 1
GIORNO 2
GIORNO 3
Di Luca Bacchi Le ferite ingrossano l'Ego
ci rendono più sensibili e così ci ritroviamo a vibrare ogni volta invece che essere trasparenti. Questo vale per le singole persone, per le categorie di persone, per le classi sociali, per le etnie, ecc, Chi è stato ferito ora rischia di non essere lucido perché anche adesso rivive le ferite passate mescolate al presente. Una palla spinta sott'acqua riemerge violentemente, non è equilibrata l'equilibrio arriverà solo dopo. è molto difficile far comprendere ad una palla che in fase di riemersione sarebbe più equilibrato fermarsi a pelo d'acqua. Ma gli esseri umani non sono delle palle. Di Luca Bacchi Sono figlio di mia figlia
e mio padre è suo nipote il “nuovo” è il maestro. "Colui che viene dopo di me è avanti a me perché era prima di me." Lo Spirito che si fa carne è vento che non sai dove va perché ti sorpassa. Il “nuovo” che non conosci ti insegna cose nuove e ti aiuta superar te stesso. Vero maestro è quel vento, che ti porta dove non sai. Di Luca Bacchi Anniento il mondo,
chiudo gli occhi e non c’è più. La mente sul respiro dimentica il mio corpo e tutti i suoi sensori. Dimentico anche il respiro. Rimango io, vuoto, puro. esisto, lo so, lo sento. Nient’altro là fuori. Giunto a fine corsa più indietro io non posso andare, perché più indietro non c’è nulla. Ma faccio un altro passo ancora, perché ho fede. La fede è il coraggio dell’impossibile. Atto creativo, coraggioso di creare ciò che ora non c’è, ciò che ora è impossibile. Nell’atto di fede coraggioso si squarcia il mio cuore, muore anche quell’ultima parte di me. Morto il mondo, morto io, Dio inizia a operare. Albore di una vita nuova sempre nuova, che mi attraversa facendomi. Non più io ma espressione di Dio sempre nuova. Tratto da Neiye Se il tuo cuore è ben regolato,
i tuoi sensi sono ben regolati. Se il tuo cuore è in pace, i tuoi sensi sono in pace. E' il cuore a regolarli, é il cuore a pacificarli. Dentro il cuore, un'altro cuore racchiudi. Dentro il cuore, un'altro cuore é presente. Questo cuore dentro il cuore, è il pensiero che precede le parole. M- Tu sei così diverso da me! L- No, non siamo diversi, mi percepisci diverso solo perché siamo lontani. M- ma tu sei diverso da me! L- no... io sono esattamente come te. M- smettila... sei oggettivamente diverso! L- ascoltami... vieni più vicino.... guardami negli occhi.... tocca le mie mani... M- ..... L- mi percepisci ancora diverso? L'origine della vita è dentro al nostro cuore,
quell'origine è la stessa per tutti, in quell'origine siamo tutti uniti, tutti un' essere unico, Dio. Più ci allontaniamo da quell'origine, più ci allontaniamo dal cuore, più ci percepiamo separati gli uni dagli altri. La via dell'unione è un viaggio a ritroso, dall'esterno mondo separato tornare al centro del nostro cuore, dove tutti viviamo la stessa identica esperienza. Oriente ed Occidente non si incontrano "nel mondo", ma si incontrano all' "origine del mondo".
Ogni esperienza umana, orientale o occidentale che sia, nasce nello stesso luogo, dentro al cuore di ogni uomo. Da quel luogo unitario fuori dal tempo e dallo spazio, comune a tutti, l'essere umano si esprime con traiettorie divergenti, verso oriente o verso occidente o altrove a seconda della cultura in cui si ritrova a nascere; ecco perché l'unica via per l'unità tra i popoli è la pratica meditativa. Perché la meditazione è il cammino a ritroso verso quel luogo originario da cui tutti siamo venuti all'esistenza. La dimostrazione di ciò è che tutte le tradizioni hanno sviluppato questi percorsi di ritorno all'uno. In ambito cristiano, in ambito buddhista, Induista, Islamico.... l'uomo ha sempre intuito che la via che porta all'unione è interiore, non esteriore. La pratica meditativa è la via che cancella ogni separazione tra i popoli. tratto da "Yoga e preghiera cristiana - Marco Guzzi" "Il confronto con l'ultima maschera, proprio li dove credevamo di essere più veri, più buoni. L'ultima maschera è quella più simile alla nostra verità e quindi anche quella più difficile da discernere. Come l'AntiCristo dipinto da Signorelli, è quasi identico a Cristo, ha la stessa faccia, si comporta come lui, come distinguerlo? [...]
Come farò a distinguere i miei caratteri spirituali autentici dalle loro distorsioni? [...] Ogni forzatura, ogni mancanza di reale sincerità con me stesso, genera sempre la sua ombra ribelle. [...] Osserva quindi quali sono i tuoi moti di ribellione." Di Luca Bacchi La pratica meditativa radicale cristiana, è un percorso di rinuncia ad ogni attaccamento; chiede di negare tutto, anche la negazione stessa. Devi cercare Dio,
Dio è dentro di te. Per incontrarlo devi svuotarti di tutto. Tutto ciò che si attacca alla tua anima devi scartarlo. Quando non sarai attaccato a nulla, completamente vuoto, puro essere, allora Dio si mostrerà, attraverso di te, insieme a te. Di Luca Bacchi Praticando la meditazione buddhista
ho raggiunto la comunione con Cristo. Sri Ramana Maharshi "Non si dovrebbe permettere alla mente di seguire i pensieri, quali che siano, che si manifestano come ostacoli alla propria disciplina spirituale; ma si dovrebbe far sì che essa riposi nel proprio Sé, che è l'atman. Si dovrebbe rimanere semplici testimoni di qualunque cosa accada, adottando l'atteggiamento seguente: qualunque cosa avvenga, per quanto strana, lasciamo che succeda e stiamo a vedere! Questa dovrebbe essere la pratica. In altre parole non ci si deve identificare con le apparenze; non ci si dovrebbe mai allontanare dal proprio Sé."
Sri Ramana Maharshi - Opere Sri Ramana Maharshi "Se cerchiamo dove nel corpo sorge il pensiero "io", scopriremo che sorge dal cuore. Quello è il luogo di origine della mente. Se pensiamo costantemente " io, io, io" ci ritroveremo in quel luogo. Di tutti i pensieri che sgorgano dalla mente, il primo è il pensiero "io". Solo dopo che questo è sorto sorgono anche gli altri. La seconda e la terza persona appaiono solo dopo la prima persona; senza la prima persona, la seconda e la terza non esistono."
(Sri Ramana Maharshi - Opere) Di Luca Bacchi L'energia Cristica ci ispira ad abbandonarci alla volontà di Dio.
Ma qual'è la volontà di Dio per noi? Gesù la conosceva, sapeva cosa Dio gli stava chiedendo. Ma io? Qual'è il mio destino? Qual'è il piano divino a cui devo abbandonarmi? Forse prima di tutto devo trovare il modo di comunicare con Dio, trovare un "linguaggio" che mi consenta di entrare in relazione e comprendere la sua volontà su di me. E come si fa? Gli indizi ci sono... primo fra tutti: "il regno di Dio è dentro di voi", quindi non sarà un "canto" là fuori, ma piuttosto un "sentire" personale dentro al cuore. La meditazione sarà quindi fondamentale. Ecco cosa dobbiamo fare come primo passo; attivare il "senso di Dio" e affinarlo. Attivare un canale comunicativo nuovo, prima sconosciuto, che ci consenta di comunicare con Lui. Allora poi, solo allora, quando questa relazione consapevole sarà nata, giungerà il momento del coraggio, il momento della vera rinuncia di sé, dell'abbandono nelle braccia del Padre, del fare la sua volontà e non più la nostra. Quello è il Cristo. Il senso di Dio è un apertura nel cuore attraverso la quale sgorga un fiume caldo e coraggioso, che chiede di riversarsi nel mondo attraverso precisi pensieri, precise parole, precise azioni. Una volta aperta questa sorgente, sarà impossibile soffocarla o zittirla. Ogni atto che compiremo non allineato ad essa lo percepiremo come "falso". A quel punto, si aprirà la nostra vera possibilità di scelta, la possibilità di essere finalmente integri, di agire con integrità, allineati con la verità che sgorga dal nostro cuore. Senza alcun compromesso. (In foto: Artigianato NELLABAITA - Cristo Pantocratore ; secondo chakra Svadhisthana) "Nell'80% dei casi..... si vedono inclusioni di materiale esogeno..... inclusi simil grafenici i quali provocano fenomeni di iperossidazione del sangue con problematiche di tipo microcircolatorio" (Studio effettuato dal medico biologo Franco Giovannini su 1006 casi )
Di Luca Bacchi All'improvviso accadrà che percepirai qualcosa che fino a quel momento non percepivi. Prima di allora, quel "qualcosa" non esisteva, per te era niente. In te si attiverà un nuovo "senso" grazie al quale quel "qualcosa" per te inizierà ad esistere. Non sarà esso ad emergere dal nulla, ma sarai stato tu che ampliando i tuoi sensi, ti affaccerai su un mondo nuovo prima non percepibile. Accade così anche con Dio. Ad un certo punto inizierai a sentire la sua presenza, non lo vedrai, non lo ascolterai, non lo toccherai con i sensi ordinari, ma lo percepirai con un "nuovo senso" che prima non avevi. Sarai in grado di riconoscere la sua presenza. Dio c'era anche prima, ma senza il "senso di Dio" per te non esisteva. Non lo sentivi. A quel punto, tutta la tua vita, avrà una dimensione in più, diventerà più ampia, si amplieranno le possibilità e le chiavi di lettura. Anche il passato potrà essere osservato da quella nuova dimensione che trascende l'umano e molte questioni irrisolte troveranno soluzione. Cambieranno anche i nomi che davi alle cose: Le esperienze traumatiche ad esempio le chiamerai "esperienze formative mirate a sviluppare un preciso talento". Il senso di Dio, apre le porte ad un mondo infinitamente ampio, e non solo, ad un mondo perfetto, nel quale ognuno di noi è guidato, custodito e sostenuto. Sentire senza alcun dubbio di essere guidati, sostenuti, accompagnati, ha come conseguenza un senso di pace, di serenità e di gioia. E' simile a ciò che prova un bambino svezzato tra le braccia di sua madre. Di Osman Mi chiamo Osman,
sono nato 17 anni fa in una famiglia di contadini e allevatori, ho due sorelle più grandi di me e mio padre ha molto gioito quando ha saputo che ero maschio, perché qui c’è tanto da lavorare ed era necessario un aiuto maschile nei campi. Fino a un anno fa ho fatto il contadino ed il pastore qui a casa mia, poi è scoppiata una guerra qui vicino e sono dovuto partire. Tutti i maschi dai 16 anni ai 50 sono stati arruolati nell’esercito, obbligatoriamente, senza alcuna possibilità di rifiutare. Io non volevo andare, sono una persona pacifica, non ho mai fatto male a nessuno, ma la società in cui vivo ha questa regola: "Il dovere dei maschi è andare a combattere e a difendere la nazione, lasciare la terra e la famiglia e sacrificare la propria vita". Le mie sorelle, mio padre e mia madre, anche loro, mi spinsero a partire, tutto il mondo intorno a me voleva che io partissi e così fu anche per tutti i miei amici maschi. Non era possibile contrastare l’opinione pubblica, tutto il popolo dava per scontato che fosse una cosa normale. La cultura di quel periodo era quella e basta, ci eravamo tutti immersi dentro, e chi non si adeguava veniva punito. Mi ritrovai così all’età di 16 anni davanti ad un bivio: o morire in battaglia o andare in carcere. Solo per il fatto di essere uomo, in questa società, era quello il mio destino. Il paese si svuotò della componente maschile, rimasero solo le donne, i bambini e gli anziani. Tutti gli uomini nel pieno delle loro forze furono mandati al macello. Io ora sono morto, vi scrivo dal cielo, ho lasciato questa vita in battaglia 3 mesi fa. Dopo aver ucciso a colpi di fucile alcuni uomini dell’esercito avversario, durante un imboscata, mi sono ritrovato faccia a faccia con un mio coetaneo, il quale senza pensarci un secondo mi ha piantato la baionetta in pancia, mi ha calpestato ed è andato oltre. Uscendo dal corpo, salendo verso il cielo, ho visto la scena dall’alto e ho capito una cosa. Esiste una forza che sovrasta le singole volontà degli uomini, contro la quale non si può fare molto. Questa forza è la cultura dominante. Tale forza è come una cappa che copre chiunque, uomini, donne, bambini, maschi, femmine, e tutti ne sono schiacciati e condizionati. Sotto questa cappa, le scelte libere e personali non esistono. Quando la cultura dominante ti schiaccia, c’è poco da fare. Se sei fortunato però, nasci in un momento storico in cui la cultura è in una fase di cambiamento, quindi non è più opprimente come prima e lascia spazio a pensieri nuovi e possibilità differenti. E’ vero che il cambiamento può arrivare anche dalle singole persone, ma nei momenti in cui le culture dominanti sono all’apice della loro forza, qualsiasi pensiero di cambiamento non attecchisce. Si tratta di saper aspettare il momento giusto, il momento in cui si intravedono gli spazi per seminare pensieri nuovi. Seminarli al momento sbagliato equivale a perdere tutto il raccolto. Per me era impossibile rifiutarmi di andare in guerra. La mia stessa famiglia mi spingeva ad andare; gli amici, i parenti, tutto il paese intorno a me aveva quel pensiero unico. Ero solo, contro un gigante immenso. Il vento cambierà. Dio manderà sulla terra nuove consapevolezze e nel giro di qualche generazione la cultura attuale muterà, si apriranno nuove strade e nuove possibilità, e magari non sarà più un dovere per noi maschi, andare a farci sparare al fronte. La preghiera serve anche a questo. Lavora in maniera sottile su quello che verrà. Pregate per me e per tutti i miei coetanei che non avevano scelta, affinché in futuro una possibilità di scelta ci sia. Di Luca Bacchi Cantare nei luoghi che hanno "sofferto" per guarirli, innalzando la frequenza attraverso il canto. Stimolare il movimento delle energie pesanti e stagnanti. Portare armonia nella distruzione. Sbloccare tappi energetici che impediscono la rinascita dei luoghi alle loro nuove vite. Mostrare una via trasformativa verso l'evoluzione, la bellezza, il cambiamento a quelle entità che ristagnano rassegnate, impaurite o arrabbiate.
Di Luca Bacchi LE TRE PIRAMIDI DELL'APPENNINO Io, una similitudine la vedo. Sarò pazzo ma almeno così mi spiego perché Mattei ha costruito la Rocchetta proprio ai piedi di Montovolo :-) Sono appena tornato dalla Sardegna, altro luogo che trasuda di "energia". In Sardegna la cultura nuragica utilizzava i menhir per innalzare l'energia dei luoghi. I menhir sono vere e proprie antenne che captano l'energia proveniente dall'alto e la scaricano a terra. In natura esistono luoghi molto energetici per via di particolari conformazioni del territorio. Spesso si trovano nei pressi di particolari montagne o di particolari rocce che svolgono naturalmente la stessa funzione dei menhir. Sono tanti i fattori che partecipano all'innalzamento energetico di un luogo, in questo caso, la forma delle montagne nei pressi della Rocchetta Mattei, induce inizialmente a focalizzarmi sulla conformazione del territorio. Questo è un luogo di culto da sempre. Prima del cristianesimo era infatti un luogo di culto pagano e sappiamo quanto fossero attenti i popoli antichi nello scegliere la posizione più idonea per la costruzione di un luogo sacro. Spesso infatti i luoghi sacri erano luoghi in cui si curavano le persone e la guarigione era fortemente legate alla natura, alle stelle, alla stagionalità e all'energia del posto. Chi voleva guarire, oltre a prendere i rimedi, si trasferiva per giorni/mesi in un luogo preposto alla guarigione. Tale luogo era esso stesso la cura, non tanto ciò che si faceva in quel luogo ma il semplice soggiornarvi per diversi giorni contribuiva decisamente alla guarigione. Guarigioni fisiche, emotive, spirituali; rinascite, morti e resurrezioni a nuova vita, rituali legati alla natura che ogni anno muore e poi si rinnova; la ciclicità della luna che dava il ritmo dei giorni, delle settimane; la ciclicità del sole che al suo sorgere indicava la vicinanza ai quattro grandi momenti chiave dell'anno, i due solstizi e i due equinozi, fondamentali per la pianificazione dei lavori agricoli; rituali di unione tra energia maschile e femminile ecc, ecc. I luoghi sacri erano il centro di tutto e venivano scelti con grande cura. Dovevano essere luoghi ad alta energia e gli antichi sapevano come riconoscerne la presenza. Mattei ha scelto di costruire la Rocchetta proprio qui per via dell'energia del posto confermata dagli insediamenti cristiani e prima ancora pagani. Mattei infatti caricava i suoi rimedi omeopatici con l'energia del luogo. Questo connubio consentiva la produzione di rimedi molto efficaci. Tutto questo territorio è energeticamente incredibile. Fiumi, montagne, rocce, sono antenne e catalizzatori naturali di energia. La lettura simbolica del paesaggio è essenziale per scovare i luoghi di potere. Le tre cime della foto precedente ricordano infatti le TRE PIRAMIDI DI GIZA. Simboli maschili di salita verso il cielo. Ma in questo territorio sono presenti altri riferimenti simbolici femminili, molto potenti come quello che vedete nella foto qui sotto.
maschile). In questi rari momenti sacri, i pellegrini presenti, ricevono guarigioni speciali.
Credo che l'originalità della Rocchetta e del Conte Mattei siano fortemente associate al luogo e alla sua energia particolare e curativa. Per chi è scettico, il mio invito è quello di fare come facevano gli antichi.... andare in questi luoghi e restarci per alcuni giorni, staccando dalla vita quotidiana e concedendosi giorni lenti, di ascolto, di silenzio, di meditazione. E' fondamentale per il benessere scegliere con cura il luogo in cui vivere. L'esposizione costante e quotidiana a energie basse e disarmoniche ci debilita inesorabilmente. Di Luca Bacchi MEDITAZIONE SARDEGNA N 1
Figlio, cosa sei disposto a dare? A cosa rinunci? Qual'e' la tua offerta? Se sei colmo non puoi ricevere nulla, per ricevere devi dare, devi creare spazio, in quel vuoto arriverà ciò che desideri. Offri una parte di te, offri ciò che ti pesa, fosse anche la tua vita. La rinascita segue la morte. Il sole del mattino è malleabile, quello di mezzogiorno non lo puoi nemmeno guardare. Perciò siedi all' alba e guarda il sole, informa i suoi raggi del tuo desiderio, e apri le tue mani a coppa per ricevere ciò che cerchi. Non sei solo sei costantemente accompagnato e custodito, stai imparando un nuovo linguaggio per comunicare con me. |
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Aprile 2024
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